Il lungomare Anita Garibaldi a Nervi è una scenografica passeggiata scavata nella roccia, che corre sinuosa su scogliere a picco, calette e piscine naturali.

La torre Gropallo della passeggiata Anita Garibaldi a Nervi

La torre Gropallo della passeggiata Anita Garibaldi a Nervi

Dalla stazione di Nervi, in fondo al viale delle Palme, una discesina di mattoni rossi ci porta al lungomare attraverso il sottopasso della ferrovia.

Passeggiata di Nervi ovest

Cominciamo la nostra passeggiata dal lato a ponente.

In un “belvedere” continuo, dopo dieci minuti arriviamo al Castello, da dove si gode una prima vista sul bel porticciolo di Nervi. Sulle rocce sotto di noi, s’intravvede la statua di un sub (curiosità: l’opera è stata regalata da un partecipante di una trasmissione di Mike Bongiorno!).

Scendiamo al porticciolo e ci spingiamo fino in fondo al molo, sotto il collegio Emiliani che giganteggia sulle rocce a picco.

Sostiamo un attimo per abbracciare con gli occhi l’arco della baia colorata e la collina. Sotto di noi, la piscina immortalata da Nanni Moretti in Colombella Rossa, ormai in disuso, è stata sostituita da una gradinata con panche.

Torniamo sui nostri passi. Superato l’accesso al Viale delle Palme da cui siamo venuti, percorriamo il lato a levante della passeggiata.

Passeggiata di Nervi est

Dopo pochi passi, c’imbattiamo nella Marinella.

Si tratta di un antico albergo in stile razionalista, a forma di nave bianca, nato per il “jet set” degli anni ’30. Ora versa in forte stato di abbandono. Fortunatamente, un pool di imprenditori l’ha appena rilevato per farlo tornare all’antico splendore! Vedi Secolo XIX

Procedendo, incontriamo un fortino: è la Torre Gropallo, eretta nel ‘500 come difesa dai Saraceni. Prende il nome dal Marchese che nello stesso periodo fece costruire la passeggiata su un antico sentiero di pescatori.

Qui la vista sul mare aperto è spettacolare. Da un lato, il promontorio di Portofino sembra levitare sull’acqua, dall’altro biancheggiano lontane le Alpi marittime.

Continuiamo la nostra passeggiata. Superiamo i Bagni Scogliera e, tramite un varco sulla sinistra, entriamo nei parchi, giardini un tempo privati, ora di proprietà del Comune.

I parchi di Nervi

Attraversato il ponticello sulla ferrovia, lasciamo a destra il roseto (non ancora in fiore) e ammiriamo di fronte a noi, Villa Grimaldi Fassio che spicca elegante sul grande prato (all’interno museo con opere di arte moderna della raccolta Frugone).

Procediamo verso ovest. In tutto il parco specie mediterranee si combinano con piante esotiche a volte rare, in una piacevole tavolozza di verdi.

Oltre una grande area giochi per bambini, ci appare, seminascosta tra gli alberi, Villa Saluzzo Serra con il suo laghetto roccioso.

Qui un salto al museo è d’obbligo, sia per la varietà delle opere collezionate in tutto il mondo da Mister Wolfson, sia per la produzione artistica ligure che cattura con maestria luce e natura locali.

Dopo la visita, non ci resta che attraversare il parco di Villa Gropallo, a caccia della star degli alberi monumentali: l’Araucaria bidwillii n. 04.

Una conifera di 28 metri di altezza e 6 metri di circonferenza che produce pigne da 5 chili… Davvero un monumento (al) verde!

Siamo ormai vicini all’uscita a ponente, presso la stazione di Nervi.

Ma, prima, il giusto riposo su una panchina al sole…

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Vai all’inizio passeggiata (google street view)

Coordinate: 44.3816055,9.0399345 (44°22’53.8″N 9°02’23.8″E)

Cartina

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Pro
La passeggiata è affascinante anche con il brutto tempo

Contro
L’offerta di ristoro sulla passeggiata non è all’altezza della notorietà del luogo; qualche trascuratezza

NOTA

Se invece di entrare ai Parchi si prosegue la passeggiata, in cinque minuti si arriva in vista della spiaggetta del microborgo di Capolungo. Le panchine esposte a sudest su quest’ultimo tratto di passeggiata sono le più riparate e tranquille di Nervi. Nelle mattinate invernali, se il tempo è bello, non è male crogiolarsi lì al sole in t-shirt!

Suggestioni


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