Una conca prativa sede di un antico lago e cascatelle degne di una giungla esotica, in una breve passeggiata alle spalle di Genova.

Partenza da Cartagenova

Partiamo da Cartagenova.

Dal piazzale capolinea del bus, prendiamo a destra la salitina tra le case.

Giriamo a sinistra, passiamo sotto un archetto e procediamo su una bella mulattiera in leggera discesa. Sopra le nostre teste, viti rigogliose si allungano verso il panorama sui forti che si apre a sinistra.

Tralasciata Via alle tre Coste, proseguiamo tra gli ulivi ed entriamo nella boscaglia, in un sentierino invaso dalla vegetazione.

Nel bosco verso Prato Casarile

Attraversato un rio su una vecchia frana (cascatella), risaliamo sfiorando un bell’uliveto, e dando un ultimo sguardo ai forti.

Presto raggiungiamo una casa colonica. Ad un bivio nei pressi, prendiamo a sinistra, seguendo le indicazioni “Cascate del Geirato, Prati Casalini”.

Superiamo una casa abbandonata (Villa Carrara), poi un rudere.

Diamo un’occhiata sulla sinistra alla briglia in pietre che supera il torrente Geirato, poi torniamo sul nostro sentiero e proseguiamo.

Poco dopo, a mezzora dalla partenza, sbuchiamo su un pratone circondato da alte creste boscose.

Prato Casarile

È Prato Casarile (o Prati Casalini), una distesa erbosa di 45.000 mq.

Curiosità: in tempi remoti una frana ostruì l’alveo del torrente, formando un lago. Col tempo, il lago si è riempito di detriti. Oggi il torrente scompare infiltrandosi sotto i detriti, per riapparire a valle dell’antica frana.

In caso di piogge abbondanti, pare che Prato Casarile riprenda per qualche ora l’aspetto dell’antico lago. Suggestivo uno specchio d’acqua nella conca, commenta Riccardo pensoso.

Ma la conca ora è asciutta e deserta. Unico indizio di presenza umana: un pallone mezzo sgonfio. Perfetto per contrastare una foto tutta verde.

Attraversiamo il prato in diagonale, costeggiando l’isola di vegetazione centrale, e prendiamo un sentiero che entra nel bosco.

Le cascate del torrente Geirato

Arriviamo così al letto sassoso del torrente Geirato. Calpestiamo i detriti trasportati a valle dai versanti franosi. D’altra parte, Geirato vuol dire “ghiaioso”

Lo risaliamo per alcuni minuti. Un pezzo noiosetto da percorrere, però con un premio alla fine!

Una bella cascata a più salti scende da una balza rocciosa. I gradoni di pietra e una radice enorme le conferiscono un’aria esotica.

Esaltata, scatto una serie di foto che si riveleranno tutte uguali!

Potremmo essere ovunque nel mondo… dico io.

Invece siamo a un passo da Molassana… dice lui.

…..

Passeggiata facile e breve, percorso su sassi nel finale. Scarpe da trekking leggero

Durata (escluse soste): 1 ora e mezza

Vai all’inizio passeggiata (google street view)

Coordinate: 44.465727,8.992126 (44°27’56.6″N8°59’31.7″)

Cartina

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6 commenti

Betty · 12 Luglio 2020 alle 12:03

Siamo al laghetto, è un posto meraviglioso. Grazie infinite per la segnalazione :-*

    renata · 12 Luglio 2020 alle 12:39

    Ottimo, sono contenta! 🙂

    Claudia · 16 Luglio 2023 alle 5:26

    Se vado ora a distanza di anni sai se vedrò ancora tutto ciò che hai descritto? Grazie per la risposta Claudia 16/7/23

      renata · 16 Luglio 2023 alle 6:28

      Ciao Claudia, purtroppo non lo so! Però il prato è un luogo molto frequentato dalle famigliole e mi stupirei se il sentiero non fosse ancora percorribile 🙂

Noemi · 29 Ottobre 2020 alle 6:10

Ieri siamo stati con un gruppetto di amici, la passeggiata bellissima il prato anche ma la cascata non c’è stato verso di trovarla. Peccato!

    renata · 29 Ottobre 2020 alle 6:44

    Noemi, mi dispiace molto. Per trovare la cascata bisogna risalire la pietraia del fiume sul lato opposto del prato rispetto a quello a cui si arriva. Mi pare di capire che la foto “imbocco sentiero per la cascata” non sia sufficiente. Appena posso inserisco nel testo le coordinate della cascata…

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