Colla Micheri: un microborgo delizioso, un’oasi di pace! E una passeggiata facile quasi tutta in cresta lungo l’alta via Baia del Sole, con belle viste su Andora, Capo Mele, Laigueglia ed Alassio.

Vista su Laigueglia dalla tomba di Thor

Colla Micheri e Thor

È “un piccolo paradiso!”

Spiegava così, l’esploratore Thor Heyerdahl, la sua decisione di stabilirsi a Colla Micheri nel 1958. Come dargli torto? Tanto più che, proprio grazie a lui, il borgo di pietra dimenticato fu restaurato a regola d’arte. E tornò a vivere…

Partenza da Colla Micheri

Dopo più di un anno, torniamo a Colla Micheri.

Lasciamo l’auto nel bel parcheggio panoramico e prendiamo via San Bernardo. Costeggiamo l’alto muro a secco che cinta il parco degli eredi di Thor (che tuttora frequentano il borgo: è loro la grande casa gialla dietro la chiesa).

Proseguiamo sempre su via San Bernardo seguendo l’indicazione “località Mulini”, mentre ammiriamo dall’alto Laigueglia, Alassio, e, più lontano, l’isola di Gallinara. 

2 mulini e 5 massi

Dopo circa venti minuti raggiungiamo la cancellata che ci separa da due mulini immersi nel verde (entrambi privati). Subito dopo, ci ritroviamo nella località “5 massi” (anche se sono 6!).

Tralasciamo il sentiero che si diparte sulla destra (da cui torneremo a fine passeggiata) e procediamo dritti sull’asfaltata. Sotto di noi, cavalli al pascolo e, oltre, la valle fino ad Andora e il mare.

L’alta via Baia del Sole

Dopo un quarto d’ora cominciamo il tratto sterrato, affrontiamo qualche tornante in leggera salita seguendo sempre il sentiero principale, e al bivio seguiamo l’indicazione del nordic walking “ciappai sentiero panoramico”.

Sbuchiamo così sul crinale e procediamo verso est. Poco dopo ci accoglie una panchina panoramica che gode di una bella vista su entrambi i versanti. Al bivio successivo seguiamo l’indicazione Poggio Brea.

Lungo il sentiero ci accompagnano una fila di giovani cipressi piantati nel 2017 in occasione della giornata degli alberi e il panorama su Laigueglia e Capo Mele (a dirla tutta, anche sul cimitero nuovo di zecca).

Scorgiamo presto in lontananza il gruppetto di pini marittimi che emergono dalla bassa boscaglia, decorativi come sculture viventi. Ai loro piedi troveremo i resti di un “nuraghe” adibito un tempo a ricovero di attrezzi per contadini e pastori.

Salita al Poggio Brea

Ora, superata una cupola erbosa, non resta che procedere fino a un trivio dove prendiamo il sentiero centrale in salita. In un quarto d’ora, percorrendo una striscia di terra nuda tra due fitti boschi (una linea di sbarramento alle fiamme, ipotizza Angelo) arriviamo al Poggio Brea.

Si presentano in ordine sparso: una panchina, un cipresso, l’edicola rotonda del Sacro Cuore, tavoli da pic-nic e un elemento del percorso ginnico che si snoda verso valle. Una scenografia un po’ bizzarra, ma sicuramente rilassante…

Ritorno a Colla Micheri

Riprendiamo la strada del ritorno. Arrivati al punto in cui eravamo spuntati sul crinale, svoltiamo a sinistra su un sentiero contraddistinto da 3 pallini e, dopo una brevissima discesa, giriamo a destra in un viottolo che s’infila in un bosco di pini d’aleppo.

All’incrocio teniamo la sinistra (indicazione sentiero Liguria) fino a innestarci sul sentiero più basso.  Curvando a destra, poco dopo, torniamo alla località 5 massi e poi a Colla Micheri.

L’ascesa al mulino

I 10.000 passi ce li siamo già giocati la mattina… ma c’è ancora qualcosa che ci interessa.

Dopo il pranzo nell’unico bar-osteria del paese, prendiamo la strada per Capo Mele. Alla biforcazione andiamo a sinistra e risaliamo il promontorio nel bosco fino all’antico mulino a vento, gemello dei due di stamattina, ma decisamente più accessibile. Poco oltre si trova un punto panoramico.

La memoria di Thor

Poco prima del mulino, in una cerchia di pietre nascosta da un cancelletto, giacciono le ceneri dell’esploratore norvegese. Una targa in ceramica ricorda la sua principale impresa: la traversata dell’oceano dal Sud America alla Polinesia a bordo di una zattera di balsa, il Kon-Tiki. 101 giorni di navigazione per dimostrare che i popoli antichi erano in grado di attraversare gli oceani.

Una tomba con la vista sul mare è quanto di più appropriato per chi ha sfidato l’oceano! Ci attardiamo ad osservare in silenzio il panorama, per poi tornare a Colla Micheri.

Grande uomo Thor. Quando gli chiedevano il segreto per rimanere giovani pare rispondesse: mai rinunciare!

NOTA

Raggiungibili da Colla Micheri (sia in auto sia a piedi):

  • il Castello di Andora con la vicina chiesa è uno dei complessi medievali più importanti del Ponente. La chiesa e la torre sono molto suggestive, ma l’accesso è trascurato e il castello è un cantiere (da notare le date sul cartello all’ingresso)!
  • Il Ponte medievale (chiamato anche Ponte romano) di Andora di per sé è interessante con le sue dieci arcate sul Merula, ma si presenta trascurato e certo non valorizzato dall’ambiente circostante (che depressione!)

Consigli
Una volta arrivati al mulino a vento sembra naturale continuare fino in fondo a Capo Mele. Secondo noi non vale la pena: quell’enorme palla da golf che si scorge sulla punta è un radar dell’Aeronautica, presidio militare inavvicinabile. Inoltre il Capo è, come si suol dire, antropizzato: una serie di ville in un’atmosfera lontana anni luce da Colla Micheri.

Al mulino a vento si può arrivare anche prendendo al bivio il sentiero a destra e facendo un piccolo anello (in blu nella cartina).

Riguardo la passeggiata a Poggio Brea, si può anche eliminare quasi del tutto l’asfaltata (e guadagnare tempo) lasciando l’auto in località 5 massi.

…..

Passeggiata facile, salite e discese non impegnative; scarpe da trekking leggero

Vai all’inizio passeggiata (google street view)

Coordinate: 43.9691748,8.1561117 (43°58’09.0″N 8°09’22.0″E)

Segnavia: rombo rosso vuoto per Poggio Brea

Cartina Poggio Brea, Cartina mulino

Vai alla mappa di tutti gli itinerari

 

Dove abbiamo pranzato (maggio 2018)

Osteria Colla Micheri
Località Colla Micheri
Marina di Andora SV

Menù degustazione per 3
Assaggi di torta verde, panissa, focaccia, frittatina di spinaci
Spaghetti prezzemolo e baccalà
Ravioli di boragine al sugo di noci
Tortino di branzino
Coniglio alla ligure
Gelato con le fragole
Bottiglia di Rossese
Totale per 3: 90 Euro

Tutto abbastanza buono. Meglio i ravioli degli spaghetti. Ambiente casalingo, in un ex frantoio.

Dove abbiamo pranzato (novembre 2019)

Idem (Osteria Colla Micheri)

Tagliolini ai porcini
Ravioli di carciofi alle noci
Baccalà fritto
Bocconcini di cinghiale
2 bicchieri di Rossese “Stundaio” C – km 0
Totale: 50 Euro

Buono, fritto asciutto, cinghiale tenero e saporito.

Tappa fuori gita (maggio 2018)

I giardini di Villa della Pergola
Strada privata Montagu 9
Alassio SV

Un altro piccolo paradiso, nella vicina Alassio. Un parco all’inglese, verdissimo (la nostra visita è in ritardo per la fioritura della collezione di glicini e in anticipo per quella degli agapanti!) che digrada verso il mare.

Silenzioso e profumato, con qualche “sorpresa” (almeno per i meno esperti come me): cactus dai mirtilli, una colonia di Lithops, il cedro mano di Budda… E un utilizzo osé dei rampicanti. Visita su prenotazione e a pagamento, sotto la guida del paziente Davide.

Vai ai giardini (Google maps)

Coordinate GPS: 44.0106694,8.1708865


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