L’ideale per sgranchirsi le gambe, la fascia di rispetto di Pra’. Una passeggiata piatta piatta, a livello del mare, che conta giusto 10.000 passi. A Genova, in un ambiente marino/portuale che, a sorpresa, ti isola dalla città!

panorama dal fine passeggiata sulla fascia di rispetto di Pra'

La fascia di rispetto direzione ponente

Due settimane di pioggia. E un cielo ancora indeciso… Ma ho bisogno di muovermi!

Così prendo il treno e scendo a Genova Pra’. In un minuto mi ritrovo su uno specchio d’acqua, delimitato a sud da uno skyline straniante di palme miste a gru. Mastodontiche.

Imbocco la passeggiata che corre parallela alla ferrovia verso ponente. Superato il ponte sotto una bella tettoia semicircolare, percorro il comodo lastricato, tra una fila ininterrotta di cabine di legno e una serie di barchette adagiate sull’acqua.

Sono sulla fascia di rispetto del Porto di Pra’.

Curiosità: sede di cantieri navali specializzati nella costruzione di eleganti brigantini nell’800, dagli anni ’70 del secolo scorso il litorale di Pra’ diventa  porto mercantile. Nel canale di calma creato dal riempimento effettuato per la realizzazione del bacino portuale, è cresciuto via via un approdo per imbarcazioni a vela e a motore con accosti, moli, pontili, cantieri navali e di rimessaggio, che è oggi uno dei porti per la nautica da diporto più grandi d’Italia.

Il percorso è a U, intorno al cosiddetto “canale di calma”. In effetti la calma sembra essere il leitmotiv di questo percorso!

Gente rilassata che cammina, corre o va in bici, pazienti pescatori con tanto di gatto in attesa della preda (c’è un gattile alla fine del primo tratto di percorso). Germani che scivolano leggeri sull’acqua… Panchine un po’ ovunque.

Stupisce che non ci sia neanche un esercizio commerciale!

La fascia di rispetto direzione levante

Oltre la passerella situata a metà percorso, comincio il secondo tratto in direzione levante. Cammino su asfalto grigio e rosso. A destra, un sipario di piante varie (comprese le palme trapiantate dopo qualche Euroflora) divide la passeggiata da montagne di container e giganti d’acciaio.

A sinistra, superata la torretta d’arrivo del canottaggio (qui nel 2002 si sono svolti i campionati mondiali giovanili), mi godo il panorama su tutto il tratto di costa di Pra’.

Molte costruzioni da urbanizzazione selvaggia, ma anche chiese, casette rurali e le serre di basilico del famoso pesto di Pra’ (che sta per “prati”, per cui Pra’ va scritto rigorosamente con l’apostrofo e non l’accento).

Fuori scala rispetto alle colline, e in contrasto con la vicina Torre Cambiaso (secoli fa, le nobili famiglie genovesi costruivano qui le loro dimore estive), spiccano le “lavatrici”.

Curiosità: nel quartiere San Pietro, quattro edifici guardano a valle attraverso grandi aperture circolari come tanti oblò di elettrodomestici. È il progetto di edilizia popolare degli anni ’80 di Rizzo, Pino e Sibilla che ricorda le torri a capsule di Nakagin dell’archistar Kisho Kurokawa. Oggi si tenta un recupero, almeno di facciata, colorandole! (v. articolo)

Fine passeggiata

Arrivo al finis terrae, dove la passeggiata si arresta di fronte al mare (quasi) aperto. In questo punto la vista è suggestiva e quasi romantica! Sarebbe simpatico abbellire questa parte finale anche solo con una panchina o un’aiuola…

NOTA DEL SETTEMBRE 2021

La passerella a metà percorso era pericolante, per cui è stata demolita. Nota del 20 dicembre 2021: è arrivato il nuovo ponte! ma poco dopo la passeggiata si interrompe per altri lavori…

Passeggiata facile

Vai all’inizio passeggiata (google maps)

Cartina

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Dove abbiamo pranzato

Non c’è neanche un locale sulla fascia di rispetto di Pra’! Così, all’ora di pranzo, riprendo il treno e dopo una sola fermata scendo a Pegli. Vicinissimo alla stazione c’è questo negozio di fiori che nasconde un bar che nasconde un giardino che nasconde un coniglietto…

Verde e a capo
Via Sabotino, 6/r
Genova Pegli

Quiche di zucchine con insalatina di pomodori, aceto balsamico, semi vari
Spremuta di pompelmo

Totale: 10,80 Euro

Buono, in un’atmosfera gradevole nel giardino profumato, nascosto tra i palazzi. Servizio gentile.


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