Un salto di 100 metri nel mare blu, una chiesetta rosa a picco sul mare, un paese nascosto pieno di fiori. Una passeggiata seducente e varia, immersa nei colori e nei profumi della riviera.
Partenza da Bonassola
Difficile immaginare un attacco di gita più bello.
Dalla spiaggia di Bonassola, lato ponente, prendiamo una rampa lastricata accanto al ristorante Antica Guetta. Al piccolo belvedere con àncora e bandiera procediamo sulla scalinata a destra, attraversando il sagrato a ciottoli di Sant’Erasmo (ex oratorio del ‘500 sconsacrato).
In pochi minuti siamo su via Roma, in coincidenza del cimitero. Seguiamo a sinistra la direzione Carpeneggio, ma non saliamo subito. Ci godiamo prima una piccola gemma…
La cappella della Madonnina della Punta
La strada asfaltata e piatta ci conduce infatti in dieci minuti, tra pini marittimi e villette (con vista sulla spiaggia e sulla punta del Carlino), alla cappella della Madonnina della Punta.
Si tratta di una deliziosa chiesetta rosa a picco sul mare. Edificata nel ‘600 dalla famiglia Poggi, fu restaurata nel 1932 (con aggiunta di porticato). Una piccola sosta tra gli archi, sbirciando una barchetta nella stupenda baia a ponente… e torniamo sui nostri passi.
Verso il Salto della lepre
Poco prima di incrociare nuovamente il cimitero, prendiamo una scaletta sulla sinistra. Una salita nella macchia profumata, e poi di nuovo a sinistra su una carrareccia tra ulivi, pini marittimi, lecci.
Dopo un ampio tornante, dal quale fotografiamo dall’alto la chiesetta lontana sulla punta, a sinistra (di fronte a un tavolo da pic-nic) parte un sentiero.
Prima gradinato e poi in saliscendi, il sentiero entra ed esce da boschetti e affianca recinzioni di ville nascoste. Dopo 25 minuti da quando abbiamo lasciato via Roma, arriviamo al bivio per il Salto della Lepre.
Il Salto della Lepre
Pochi passi tra piante di erica extralarge ed ecco il salto: una serie di terrazze a picco sul mare blu.
Stride la bellezza naturale del luogo con le piazzole per cannoni incastonate nella roccia. Ma lo straniamento dura poco: il panorama e la vista di Angelo che rischia di imitare la lepre hanno il sopravvento…
Un salto di oltre 100 metri. Ma sarà vero che molto tempo fa una lepre preferì saltare piuttosto che farsi prendere dai cacciatori?
Dal Salto della lepre alla sella di Carpeneggio
Ripartiamo. Al bivio procediamo dritti sulla salita che aggira la collina e, dopo pochi minuti, incontriamo inaspettato un vigneto. Un cartello sul posto racconta del suo ripristino attuale dopo la distruzione del 1940.
Cinque minuti di discesa e arriviamo alla selletta di Carpeneggio.
Siamo a un quadrivio: a destra una facile discesa asfaltata/cementata riporta in un quarto d’ora in Via Roma. A sinistra comincia il sentiero per Framura. Di fronte s’inerpica la strada per Montaretto (661).
Decidiamo per quest’ultima, anche se prevede venti minuti di salita “tosta”.
Montaretto ovvero “piccolo monte”
In cima alla salita, sul sentiero sassoso invaso dal cisto, ci godiamo il vasto panorama da Punta Mesco al Promontorio di Portofino (e oltre), e al centro, la collinetta incappucciata dal vigneto.
Poi ancora pochi minuti di discesa fino al campetto di calcio (d’erba!), e finalmente arriviamo in vista di Montaretto con le sue case gialle e rosse.
Curiosità: Il paesino di Montaretto non è visibile dal basso. Per questo, secoli fa, era il rifugio degli abitanti di Bonassola ogni volta che presagivano un attacco dei pirati… (Il gestore della trattoria del paese ci racconterà però che nel 1560 i saraceni, navigando al largo di Framura, per caso intravvidero Montaretto. E si organizzarono: all’alba del 2 maggio salirono fino al paese e si vendicarono con un terribile saccheggio!).
Ritorno a Bonassola
Dopo pranzo, ci aspetta il ritorno.
Prendiamo la mulattiera in discesa (663) che diventa presto antico acciottolato, e dopo un quarto d’ora costeggia un torrente (antichi mulini riattati e cascatelle). Altri venti minuti e, attraversata la strada asfaltata, dopo una ripida discesa su cemento, ci ritroviamo nei pressi della stazione.
Abbiamo un po’ di tempo prima del treno: lo aspettiamo sulla panchina vista Bonassola del Castello con l’orologio!
(aprile 2018)
Nota di maggio 2021
Il sentiero in salita per Montaretto non è ben manutenuto
…..
Passeggiata non impegnativa; salita un po’ faticosa nel tratto Carpeneggio – Montaretto; scarpe da trekking leggero
Durata (escluse soste): 2 ore
Vai all’inizio passeggiata (google street view)
Coordinate: 444.1837759,9.5809481 (44°11’01.6″N 9°34’51.4″E)
Vai alla mappa di tutti gli itinerari
Pro
Passeggiata modulabile (si può accorciare saltando Montaretto); giro ad anello; sentieri ben segnati; varia
Contro
Discesa finale un po’ lunga; qualche trascuratezza presso il campetto di calcio
Dove abbiamo pranzato (aprile 2018)
Lorella
Via San Rocco, 39 Montaretto
Bonassola
Spaghetti allo scoglio per 3
Filetti di orata alla ligure per 2
Acciughe impanate e fritte
2 semifreddi ai pinoli
3 caffè
Mezzo litro di bianco di Luni
Totale: 106 Euro
Gli spaghetti sono proprio come piace a noi: senza pomodoro e cotti al dente!
Cibo e locale molto semplici. Veranda nel verde.
Dove abbiamo pranzato (maggio 2019)
IDEM – Lorella
Pansoti al sugo di noce
Fragole al limone
Caffè
Totale: 17 Euro
Buono.
1 commento
Matteo · 23 Agosto 2024 alle 10:06
Piccola chicca. Salendo a Carpeneggio, dopo pochi minuti, sulla destra, si arriva a una vecchia postazione militare scavata nel terreno. Interessante.