Salita-allenamento da Toirano a un bellissimo prato, paradiso dei pic-nic. Da una parte lo strapiombo sulla Valle del Vero e dall’altra il balcone panoramico della chiesetta di San Pietrino.

Panorama da Prato della casa a 10 minuti da San Pietrino

Panorama da Prato della casa

Partenza da Toirano

Partiamo dalla località Dari (cappella di Sant’Anna con parcheggio).

Attraversata la provinciale che da Toirano conduce a Boissano, prendiamo la mulattiera cementata che sale lungo un muro di pietra carico di piante grasse.

Attraversiamo un bell’uliveto e c’inerpichiamo nella macchia su di un sentiero sassoso.

Da un lato ci lamentiamo del cielo un po’ offuscato che limita la vista che si apre sempre più su Toirano, Borghetto Santo Spirito e il mare, dall’altro, data la costante salita priva di ombra, ringraziamo l’assenza di sole pieno…

I prati di San Pietrino

Dopo un’ora, siamo di fronte al pittoresco cartello che indica il sentiero per San Pietrino. Ma prima di svoltare a destra in direzione della chiesetta, su suggerimento di una gentile coppia del CAI d’Ormea, diamo un’occhiata a sinistra.

Ci hanno consigliato bene!

Prato della Casa, iI pianoro verdeggiante che attraversiamo dopo pochi passi, sembra uscito da una fiaba.

Per non parlare del panorama che si coglie dal ciglio che lo delimita a nord-ovest: un anfiteatro di pareti verticali (300 vie di arrampicata!) che salgono dal rio Vero.

Mentre ammiriamo le vedute, un uomo che sta scendendo per lo strapiombo, ci dice che il sentiero dei daini, lì sotto, si chiama così perché la notte ci vanno a dormire i daini.

Beh, diciamo che gli crediamo sulla parola…

San Pietrino e il balcone panoramico

Tornati indietro al cartello, proseguiamo per il sentiero indicato e in dieci minuti siamo in vista di San Pietrino, graziosa chiesetta affacciata ad un balcone sulla costa di Loano. Che meraviglia!

Non mi trattengo dal suonare la campana sul muro lato mare (non c’è nessuno in giro… non sarà un gran raduno!) e mi rendo conto solo ora che non c’è il campanile…

Curiosità: gli abitanti di Toirano, in dissidio con Boissano, impedivano ai Boissanesi di salire all’abbazia di San Pietro Varatella. Così San Pietrino venne finanziata (evidentemente al risparmio), intorno al 1830, con le donazioni degli emigrati boissanesi a Gibilterra.

Discesa da San Pietrino per la via del sale

Da San Pietrino scendiamo verso Boissano, prendendo la mulattiera che segue l’antico tracciato della via del sale.

Sfioriamo alcune case coloniche abbandonate.

Curiosità: si tratta di cascine pastorali, risalenti al tardo medioevo: vere e proprie abitazioni di famiglie dedite ad attività pastorali e agricole. Sono in genere costituite da due fabbricati adiacenti (l’abitazione e la stalla), più un piccolo cortile circondato da un muro piuttosto alto.

Sulla sinistra, subito prima dei ruderi della chiesa di San Paolo, notiamo in particolare Cascina Molle, che mostra anche una certa eleganza con il suo ingresso ad arco.

Rientro da Boissano

C’imbattiamo in un paio di cavalli che si aggirano indisturbati per la mulattiera, e, dopo circa mezzora, arrivati all’asfaltata (Boissano alta), giriamo a destra.

Ora non resta che scendere tranquillamente tra belle ville e giardini e, raggiunta la provinciale, prendere a destra per tornare a Dari.

Da lì in auto raggiungiamo il centro storico di Toirano. Per fortuna la coppia di Ormea ci ha indicato un bar che fa piattini a prezzi modici…

Pro
I prati in cima sono l’ideale per un picnic.

Contro
La salita è un po’ lunga.

…..

Salita un po’ impegnativa, discesa tranquilla; scarpe da trekking leggero; evitare la salita nel sole estivo (non è ombreggiata)

Vai all’inizio passeggiata (google street view)

Coordinate: 44.130604,8.2083529 (44°07’50.2″N 8°12’30.1″E)

Segnavia: sentiero liguria e 2 tratti orizzontali rossi, all’andata; sentiero liguria, 2 tratti orizzontali rossi e una x, al ritorno

Cartina

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Il santuario rupestre di Santa Lucia

E dopo pranzo?

La grotta della Bàsura (che vuol dire strega!) è giustamente famosa e l’abbiamo visitate più volte. Ma il santuario rupestre di Santa Lucia ci manca.

Prendiamo l’antica mulattiera che parte un po’ dissestata poco prima del parcheggio delle grotte e che, in 20 minuti di tornanti tra i muri a secco, ci porta su.

Un’apparizione mistica, il santuario deserto incastonato nella roccia e protetto da due cipressi secolari

Purtroppo oggi è sabato ed è chiuso (apre solo la domenica) così ci accontentiamo di guardare il sagrato e la facciata (l’unica parte in muratura escluso il campanile) attraverso le sbarre…

Guarda un po’ però: oltre, s’intravvedono degli arrampicatori che si accingono ad una salita… ci guardano strani… ops, dietro le sbarre del cancello sembriamo proprio (come dice Luciana?) delle“scimmiette curiose”!

Dove abbiamo pranzato

Bar Sciuscià e Sciurbì
Via G. B. Parodi, 14
Toirano

Tris di Trofie al pesto con fagioli e patate – Bocconcini carne alla ligure con carciofi km 0 – Insalata con mele e noci, per 2
2 bicchieri di Rosato d’Altamura
Tortina fior di mela al profumo di limone con mascarpone
Macedonia
2 caffè
Totale: 33 Euro

Cibo semplice in un locale semplicissimo. Vetrata che dà sulla piazzetta.


2 commenti

Samuele · 18 Agosto 2019 alle 14:15

Per San Pietrino ci si può andare anche da Bardineto , dove c’è l’indicazione .
Agosto 2019 .

    renata · 18 Agosto 2019 alle 15:31

    Si, ma temo che sia una passeggiata piuttosto lunga. Però mi piacerebbe trovare un percorso di un paio d’ore da Bardineto…

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