Un breve anello a Sestri Levante sopra la scenografica Baia delle Favole. Da ammirare dalla cima di una falesia, attraverso ruderi molto suggestivi.

Sotto le Rocche di Sant’Anna (letteralmente)

Quando sulla litoranea tra Cavi di Lavagna e Sestri Levante, percorriamo la galleria Sant’Anna, non ci rendiamo conto che sopra le nostre teste c’è quella che una volta si chiamava Pietra Calante, poi Il Salto e infine Rocche di Sant’Anna.

Partenza dal camping Sant’Anna

Il programma era di arrivare alle Rocche di Sant’Anna risalendo (dolcemente) la Valle del Fico. Poi, però, il fresco mattutino della valle ancora immersa nell’ombra, ci convince a prendere la via diretta, piena di sole.

Così, saliamo a sinistra del camping Sant’Anna, sulla mulattiera selciata (“basolata” dicono i pannelli), nella macchia bassa, cui i fichi d’india donano un bel tocco di rosso.

Per via della pendenza (30%!) della strada, la veduta si allarga velocemente su Sestri Levante e sulla vistosa penisola. Facciamo varie soste panoramiche (il Comune ha piazzato nuove panchine, frequenti e strategiche).

Dopo un quarto d’ora, arrivati all’incrocio (anche qui area di sosta), proseguiamo a sinistra lungo un sentierino. Siamo sul ciglio, ma la vegetazione inizialmente scherma il dirupo…

La Chiesa di Sant’Anna

Poco dopo, compare la Chiesa di Sant’Anna (XVII-XVIII secolo). La struttura si intuisce ancora, anche se parecchio diroccata.

Non posso fare a meno di scattare foto cliché, ovvero la Baia delle Favole attraverso gli archi e le fessure dei ruderi…

Curiosità: la Chiesa di Sant’Anna fu abbandonata a inizio ‘800, quando scavando la roccia, fu costruita la litoranea che collega Sestri a Cavi. Furono così abbandonate le due vie più antiche, la mulattiera medievale e la Strada dei ponti, e di conseguenza la chiesa.

Ci affacciamo sulla costa. Da qui, il cavallo della leggenda ha fatto proprio un brutto salto!

Curiosità: si narra che la prima cappella sul posto la fece costruire un cavaliere francese che passando sulle rocche col suo cavallo perse l’equilibrio e, mentre precipitava, si raccomandò a Sant’Anna. Lui rimase illeso mentre il povero cavallo si sfracellò!

Sul sentiero delle Rocche di Sant’Anna

Dopo la sosta fotografica, continuiamo per un quarto d’ora sul sentierino a strapiombo. La vista mare ora va dalla penisola di Sestri levante fino al Monte di Portofino, in una panoramica quasi speculare.

Arriviamo così, affrontando anche un punto un po’ esposto, ad un alberello rinsecchito che si sporge sul mare. Non vale la pena spingersi oltre, dice Riccardo che è andato avanti in perlustrazione, c’è solo l’asfaltata che scende a Cavi.

La Strada dei ponti

Torniamo quindi all’incrocio e, trascurando la salita sul monte a sinistra, prendiamo la larga carrareccia che scende a tornanti tranquilli nella valletta. È la Strada dei ponti: in alcune parti ancora lastricata, a volte tagliata nella roccia, tutta immersa nel verde.

Curiosità: l’antica Aurelia “ammodernata” nel ‘700 vanta 5 ponti ad arcata unica, restaurati di recente. I profili irregolari rivelano che l’opera è frutto dell’arte muraria contadina dei muretti a secco.

Nel complesso, un piacevole ritorno al camping (venti minuti). E appena in tempo! Il cielo si sta chiudendo in una nuvola scura.

E noi che, dopo la passeggiata, volevamo tentare l’ultimo bagno della stagione…

 

PS Grazie Iaia della segnalazione (meglio tardi che mai…)!

….

Passeggiata facile; la ripida salita iniziale si può evitare prendendo la Strada dei ponti in salita

Vai all’inizio passeggiata (google street view)

Coordinate: 44.2814802,9.3912674 (44°16’53.3″N 9°23’28.6″E)

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