È dedicata alla bellissima Ilaria del Carretto, l’antica strada da Zuccarello a Castelvecchio di Rocca Barbena. Una passeggiata tra ulivi e castagni secolari che unisce due incantevoli borghi e due suggestivi castelli.

Castelvecchio di Rocca Barbena - piazza della torre dell'impiccato

Partenza da Zuccarello

Il nostro percorso comincia dal borgo di Zuccarello, facilmente raggiungibile in auto dall’uscita autostradale di Albenga. All’esterno della porta turrita d’ingresso al paese, ci accoglie una statua di bronzo di Ilaria Del Carretto (dell’artista Flavio Furlano).

Curiosità: figlia del Marchese di Zuccarello e sposa di  Paolo Guinigi, signore di Lucca, Ilaria Del Carretto muore di parto nel 1405 a 26 anni.  È conosciuta soprattutto per il monumento funebre tuttora presente nel Duomo di Lucca (capolavoro commissionato dal marito a Jacopo della Quercia).

Oltre la soglia, una serie di caratteristici doppi portici medievali ci accompagna fino in fondo al paese (poco dopo la chiesa, sulla sinistra notiamo la colonna della fustigazione in ardesia, a cui i condannati venivano legati).

Salita al castello di Zuccarello

Poco prima della porta settentrionale, sulla destra si diparte il sentiero acciottolato che ci porta in venti minuti ai ruderi del castello di Zuccarello.

Un’occhiata a quanto rimane del castello natìo di Ilaria e proseguiamo la nostra strada, a tratti selciata, a tratti sterrata, tra terrazze di ulivi e castagneti (quante volte l’avrà percorsa Ilaria?).

Sfioriamo una cappelletta bianca ed ecco che, dopo circa un’ora dalla partenza, arriviamo in vista di Castelvecchio.

Castelvecchio di Rocca Barbena

Rimaniamo a bocca aperta: è un’immagine molto suggestiva.

Il paese a struttura circolare è arroccato su uno sperone roccioso e sovrastato dall’enorme castello feudale eretto dai Clavesana e appartenuto per un lungo periodo ai Del Carretto (ad oggi privato e chiuso al pubblico).

Arrivati nel centro, è uno spasso perdersi nei vicoli stretti e tortuosi, intatti da mille anni, e attraversare la graziosa piazza della Torre, detta “dell’impiccato”. In pendant con la colonna di Zuccarello… commenta Angelo.

E non manca uno spiazzo erboso di fronte alla chiesa semibarocca dove riposarsi, con splendida vista sulla val Neva.

Silenzio e rari turisti completano il bel quadro.

Curiosità: sui muri di un paio di case di Castelvecchio notiamo delle misteriose protuberanze… beh, si tratta di forni ricavati dagli abitanti della casa, per non sprecare spazio prezioso all’interno!

Ritorno a Zuccarello

Un pranzetto ristoratore in agriturismo e poi il ritorno in discesa a Zuccarello, stessa via dell’andata. A dare un’occhiata al ponticello medievale sul Neva e a cercare lo scalino del buon arrivo, una zona franca che permetteva ai condannati che lo raggiungevano di chiedere la grazia ai marchesi!

E se i marchesi non rispondevano?

Pro
Si parte da un bel borgo e si raggiunge un borgo ancora più bello; fuori dai grandi flussi turistici. La vista di Castelvecchio dal sentiero ha più fascino che dalla carrabile.

…..

Passeggiata facile, salite non impegnative; scarpe da trekking leggero

Vai all’inizio passeggiata (google street view)

Coordinate: 44.109092,8.1168835 (44°06’32.7″N 8°07’00.8″E)

Segnavia: 2 rombi rossi, poi una T (seguire indicazione MTB per Castelvecchio)

Cartina

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Dove abbiamo pranzato (gennaio 2018)

Agriturismo Antico melo
Via Campo, 12
Castelvecchio di Rocca Barbena

Menu degustazione per due
Giardiniera, panissette e tortino di broccoli
Affettati con salame all’aglio e pancetta
Formaggio di Bardineto con marmellata di mele Carla
Ravioli di borragine al burro e salvia
Brasato con purea di ceci
Torta pere e cioccolato
Semifreddo alle mandorle caramellato
Un quarto di Dolcetto
1 caffè
Totale: 53,50 euro

Tutto abbastanza buono, ottimi gli affettati. Accogliente, bel balcone con vista sul castello.
I titolari hanno contribuito a salvare dall’estinzione l’antica mela Carla, da cui il nome del locale.

Dove abbiamo pranzato (settembre 2019)

Idem (Agriturismo Antico melo)

Menù degustazione per 4
Peperoni ripieni, pomodoro ricotta  e basilico, crostino ai galletti
Pancetta, salame, testina in cassetta
Formaggetta di Col di Nava con marmellata di mela Carla e menta
Tagliolini di farina di ceci al rosmarino
Pollo ruspante in umido con purea di ceci
Bunnet con gelato alla mela
Caffè
Bottiglia di Rossese 2018 Cascina Nirasca
Totale: 116 Euro

Tutto buono. Questa volta abbiamo pranzato sul terrazzo… una goduria!

Tappa fuori gita

Chiesa di San Giorgio a Campochiesa, XIII secolo, con affreschi del Giudizio Universale ispirati alla Divina Commedia.

Arriviamo al tramonto in questa deliziosa chiesetta. Il sole penetra nella navata attraverso la trifora della facciata e illumina l’affresco del Giudizio Universale, rendendo la scena ancora più emozionante.

Oltre alla bellezza del luogo, ci rimangono impresse la figura del Conte Ugolino che rosicchia il cranio di Ruggieri sotto gli occhi di Dante e Virgilio (nella parte dell’affresco dedicata all’inferno), e una grossa crepa risalente al violento terremoto che nel 1887 distrusse la navata destra e rase al suolo il campanile.

Curiosità: cinquant’anni dopo, i restauratori riuscirono a ricostruirlo fedelmente grazie all’acquerello di un contadino del luogo che, appassionato di pittura, aveva ritratto il campanile poco prima del crollo.

Vai alla chiesa (google street view)

Coordinate: 44.0776043,8.2134993 (44°04’39.4″N 8°12’48.6″E)


2 commenti

Pietro · 31 Dicembre 2018 alle 18:11

Si mangia bene anche alla Trattoria da Malco 🙂

    renata · 31 Dicembre 2018 alle 19:05

    Grazie Pietro, la proveremo! 🙂

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