Un magnifico giro panoramico sulla cresta frastagliata del monte Ramaceto. Incontrando più cavalli (selvaggi) che persone…
Il passo della Crocetta d’Acero
Andiamo sul Ramaceto! propone, anzi impone Riccardo. È il gemello dello Zatta (versante nord con faggeta e sud dirupato), ma con una cresta più divertente.
Divertente?!
Partiamo dal passo della Crocetta d’Acero (926 m slm) che abbiamo raggiunto in auto tramite la strada panoramica che parte dal passo della Forcella, direzione Acero (e poi al bivio segue l’indicazione Crocetta).
Salita nella faggeta
È proprio un bell’attacco di gita la carrareccia lastricata in salita che presto diventa sentiero nel bosco.
Dopo pochi minuti, appena superato un casotto dell’acquedotto, prendiamo il sentiero che sale deciso a sinistra in corrispondenza di una palina (AV, anello 6).
Ci aspettano tre quarti d’ora di salita (anche ripida, ma non complicata) mista a tratti in piano, e tutta ombreggiata dai faggi!
I cavalli selvaggi della Val D’Aveto
In cima, una coppia di bei cavalli sembra aspettarci. Anzi, quando comincio a scattare all’impazzata, uno dei due sembra quasi mettersi in posa sullo sfondo della valle!
Curiosità: nel Parco dell’Aveto vive un branco di cavalli selvaggi, eredi di un piccolo gruppo cui era morto il proprietario venti anni fa. L’incontro con i cavalli di razza bardigiana (pony), che da decenni trascorrono le estati in alpeggio, ne ha permesso la riproduzione. Il branco si autogestisce e vive libero in natura senza avere rapporti con l’uomo (unico in Italia). A breve un censimento (v. Secolo xix). Nel branco, un’ottantina di esemplari, vivono Penn, appena liberato da un macello abusivo, Cosmo, stallone con un occhio azzurro che ha dato vita a una generazione di puledri dagli occhi cerulei, Nonnetta Regina che ha più di vent’anni e la puledrina Nutella.
La cresta e la cima del Ramaceto
Continuando sul sentiero in cresta, raggiungiamo un banco di roccia da cui il panorama spazia fino al mare.
La cresta è davvero divertente! Rocce strapiombanti, faggi sempre più imponenti, qualche passaggio sfidante.
Così, quasi senza rendercene conto, superiamo la cima principale del Ramaceto (1.345 metri slm, palina) e procediamo verso ovest sulla cresta, detta di Liciorno… (il percorso diventa blu sulla cartina).
In un’ora dall’incontro coi cavalli, ci ritroviamo in una radura con faggi enormi dalle enormi radici.
La cappelletta sulla cima sud ovest del Ramaceto
Alziamo lo sguardo e sulla cima vediamo lei, la famosa cappelletta che compare in tutte le foto del Ramaceto.
La raggiungiamo e scopriamo anche una Madonnina che spunta dalle rocce e sembra abbracciare tutta la Val Fontanabuona. Proviamo entrambe le panche ai lati della cappella per godere dell’incredibile vista a 360 gradi.…
Sotto di noi, cinque cavalli e due puledri brucano tranquilli sul limitare della faggeta: forse è il caldo torrido di questi giorni che li ha spinti quassù.
Se fossimo trendy diremmo che ci dedichiamo al wild horse watching!
Discesa nella faggeta (bosco di Liciorno)
Dopo, attraverso il prato, scendiamo in venti minuti fino alla sella erbosa di Bocca di Feia. Qui una discesa a destra (indicazione A6, Parazzuolo) ci conduce in breve in una foresta incantata.
La luce filtra tra i faggi sul tappeto rossastro di foglie e pietrisco. Costeggiamo un sinuoso ruscello che scorre profondo nella roccia scura. Sembra una pista da bob, dice Riccardo, sempre romantico.
Continuiamo sul sentiero che poi diventa carrareccia. Attraversiamo due volte il fosso di Liciorno e guadiamo due volte il torrente.
L’area picnic del Quadrivio della Crocetta
Finché, a tre quarti d’ora dalla bocca di Feia, in un ambiente idilliaco, raggiungiamo una grande area con tavoli da picnic. È il quadrivio della Crocetta. Da qui la mulattiera in salita a destra ci riporta in dieci minuti al passo della Crocetta d’Acero.
Bel giro! un po’ lungo, ci dicono gli unici due esseri umani che incontriamo lungo il percorso…
Sì, però, dopo le nostre ultime pigre mezze-passeggiate, una più lunghetta ci sta!
NOTA del 23-08-2020
Torniamo sul Ramaceto dopo un anno: la gita ci pare ancora bella… Merita proprio i 3 asterischi! Una novità: la cappelletta è stata restaurata (nuovo tetto, e nuovo intonaco, V. interno)
…..
Passeggiata un po’ impegnativa; scarpe da trekking leggero; bastoncini
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Segnaletica: AV fino Bocca di Feia; poi triangolo giallo pieno
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Le suggestioni di fabiorox