È all’insegna dell’eccellenza la passeggiata da Cipressa a Lingueglietta: storica, artistica e… gastronomica.

Lingueglietta - chiesa della Natività di Maria Vergine

La chiesa della Natività a Lingueglietta

Partenza da Cipressa

Lasciamo l’auto a Cipressa in piazza Mazzini e, su consiglio dell’onnisciente tabaccaio del paese, prendiamo via Risorgimento, decorata da un murale.

Proseguiamo in leggera salita su un bell’acciottolato tra case di pietra e giardini. Originali piante grasse “a treccine rasta” addobbano il vicolo rosa.

Usciti da Cipressa continuiamo sempre dritti su una sorta di balcone verde vista mare (compresa una fila di cipressi!).

Sant’Antonio Abate

Dopo venti minuti, la chiesa di S. Antonio Abate si svela a puntate: prima il campanile, purtroppo transennato, poi il corpo principale, seminascosto dalle mura e infine una colonna solitaria davanti al portale.

Curiosità: protoromanica, la chiesa di Sant’Antonio Abate ha subìto molti rifacimenti: da raccordo viario con hospitale a luogo di culto ad eremo. Ad oggi chiusa per lavori, presenta all’interno una curiosa divisione della navata centrale tra uomini e donne e un antico fonte battesimale ottagonale, scolpito in un unico blocco di calcare. Misteriosa la colonna in arenaria collocata lì in data imprecisata.

Dal piazzale della chiesa si vede già Lingueglietta, allungata sul crinale che sovrasta la valle di San Lorenzo.

Ma vale la pena fare una piccola deviazione.

Costarainera

Dieci minuti di discesa lungo il muro della chiesa a destra, su un antico bellissimo selciato e ci ritroviamo a Costarainera.

Qui abbiamo un assaggio in anteprima di quello che ci aspetta, dopo pranzo, al Parco dei Mondi! Fragole di bronzo, elfi e principesse in una deliziosa piazzetta di pietra…

Torniamo al piazzale di S. Antonio Abate e trascurando il sentiero in salita davanti a noi, proseguiamo sul sentiero a mezza costa tra gli alberi con belle viste, per altri venti minuti.

Verso Lingueglietta

Un ultimo breve tratto sull’asfaltata ed entriamo in paese attraverso uno spiazzo panoramico con panchine.

Qui, un abitante nota la nostra soddisfazione e ci apostrofa ridendo: “a Lingueglietta non c’è bisogno di morire per vedere il Paradiso!”.

Non potremmo essere più d’accordo, mentre ci infiliamo in via Scuole Dolmetta, dai muri accesi di oro rosa e grigio.

La chiesa fortezza di Lingueglietta

In fondo, ecco la chiesa fortezza di San Pietro, un suggestivo connubio di architettura religiosa del ‘200 e militare del ‘500. Severa e bellissima.

Curiosità: l’edificio religioso fu trasformato in fortezza a difesa dalle scorrerie dei pirati: venne chiuso l’ingresso laterale, si sostituì il tetto con una volta con soprastante terrazza per la ronda, circondata da alte mura con feritoie. Furono aggiunte due guardiole angolari e persino le caditoie per buttare l’acqua bollente!

Angelo ormai è impazzito: fotografa a raffica, ma mica la chiesa o il panorama… gli annunci immobiliari affissi sui muri! Evidentemente sta meditando un futuro da eremita, qui a Lingueglietta.

Mercato, chiesa, castello a Lingueglietta

Andiamo un po’ a zonzo per il paese. Rampe, passaggi coperti, volte e archi di pietra, pavimentazione che spesso ricalca l’originale. Silenzio e gatti pasciuti ovunque.

Scopriamo nell’antica loggia del mercato comunale, le unità di misura scavate nella pietra per grano, vino e olio (Riccardo nota il foro per la fuoriuscita dei liquidi). Sulla parete di fronte un’asta orizzontale indica la misura lineare (ma che lunghezza è?).

Alla fine ci ritroviamo tutti e quattro davanti alla chiesa parrocchiale, non distante dai ruderi dell’antico castello dei signori di Lengueglia.

Subito sotto, la terrazza del ristorante Da Ü Titti sembra aspettarci…

Il Parco tra i Mondi

Dopo pranzo, oltrepassati i ruderi, prendiamo la strada in discesa per Civezza. Il Parco Tra i Mondi della scultrice-pittrice Carin Grudda apre alle 15 e ci vuole più di mezzora di cammino.

Una volta arrivati al Parco, è Luciana ad impazzire. Come noi, apprezza molto la genialità dell’artista e le sue opere in bronzo dalle forme primitive, magiche e giocose: il re, il buffone, la fenice, il pegaso, il cerbero… pascolano nei prati in un’atmosfera sospesa.

Lontano, nella luce radente, spicca Lingueglietta in una nuova prospettiva.

Alla fine, visitiamo anche l’atelier ed è proprio come lo immaginavamo: persino il bagno trasuda creatività!

Dopo il saluto all’Artista, approfittiamo di un provvidenziale passaggio in auto a Lingueglietta della simpatica ed efficiente Erika.

Ritorno a Cipressa

Un’occhiata al pilone votivo in fondo al paese e ripercorriamo il cammino per Cipressa in tempo per cogliere un’immagine di S. Antonio Abate al crepuscolo. E per uno scatto alla torre Gallinara, che raggiungiamo in auto quando è ormai calata la sera…

Ci sarebbe anche il museo di arte contemporanea di Villa Biener. Oggi è aperto per un vernissage” bofonchia Luciana prima di addormentarsi in auto come un bebè.

Ok, ci ritorniamo a Cipressa e Lingueglietta. È una promessa.

Nota del 2020: il Parco tra i Mondi è aperto dal 25 aprile al 31 ottobre, il giovedì e la domenica dalle 15 alle 19

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Vai all’inizio passeggiata (google street view)

Coordinate: 43.8519355,7.9305966 (43°51’07.0″N 7°55’50.2″E)

Cartina

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Dove abbiamo pranzato

Da Ü Titti
Via F. Dolmetta, 2
Lingueglietta IM

Aperitivo per 4
Tacos di mais con sgombro affumicato e cipolla
Panbrioche salato farcito con testina di vitello, salsa di prezzemolo, chutney di peperoni
Vin brulè freddo
Antipasto
Ceviche tiepida di capesante, avocado, wasabi e alghe per 2
Secondo
Triglia, il suo sugo, castagne, clementine, tuberi e radici per 3
Rombo, carciofi, parmigiano, Pata Negra
Dessert 
L’insalata russa che non ti aspetti
Caffè, cioccolato, zenzero, miele e rosmarino, marroni canditi
Cachi, armagnac, cannella, noci di macadamia, cioccolato per 2
Una bottiglia di Pigato
Totale: 178 Euro

Tutto ottimo, dolci in primis. Sapori equilibrati. Atmosfera di eleganza rilassata.
Complimenti all’affabile Chiara e al talentuoso chef Riccardo.

….

L’oratorio di San Sebastiano – tappa fuori gita

Un gioiellino nascosto e dimenticato, sulla strada asfaltata che da Costarainera conduce (sfiorando il cimitero) a Lingueglietta: l’oratorio di San Sebastiano.

Si scende a piedi in una stradina con corrimano di legno, accanto ad una casa gialla e, dopo un minuto, in posizione sopraelevata sulla destra, si scoprono queste rovine datate XV secolo, dai bei capitelli.

Nonostante siano trascurate, o forse proprio per quello, sprigionano un intenso fascino romantico.

vai (googlemaps)

Coordinate GPS: 43.8602363,7.9369207


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